La teoria del bootstrap è una teoria matematica e fisica. Il termine “bootstrap” indica il “tirante di stivale” e si riferisce ad una frase idiomatica americana la cui traduzione è “reggersi ai tiranti dei propri stivali”.
Nel contesto della fisica delle particelle, essa indica una situazione in cui un’entità si regge sulla sua coerenza interna. In fisica delle particelle elementari, teoria in cui nessuna particella è fondamentale, poiché l’esistenza di ogni particella contribuisce alle forze tra esse e, d’altra parte, i sistemi legati che si generano per effetto di tali forze sono le particelle stesse.
In un certo senso, è come dire che la materia non esiste e che l’universo è una serie di eventi dinamici intercorrelati. Nessuna proprietà delle diverse parti di questa trama è essenziale: esse derivano tutte dalle proprietà delle altre parti. È la coerenza globale delle loro reciproche interrelazioni a determinare la struttura dell’intera rete o meglio delle reti degli altri processi che insieme formano la rete globale.
Perdonami se ti ho fatto venire il mal di testa ma è davvero un tema complicato. Ripartiamo con la tesi che voglio sostenere.
La consulenza integrata si manifesta in un modello dotato di coerenza interna. Non può spiegare tutto, anzi, se fosse dettagliata oltre una certa misura sarebbe dispersiva ed antieconomica. Comunque, ad un certo prefissato livello di granularità dell’analisi, dev’essere il più possibile internamente coerente.
Ogni contraddizione trovata nel modello prodotto dai consulenti integrati merita attenzione. Siccome si situano nel rapporto tra osservatori (consulenti) ed osservato (azienda), esse possono essere causate da un lavoro incompleto da parte dei consulenti oppure da una dinamica critica in azienda.
Nel primo caso, se non ci sono impedimenti di budget, è ovviamente opportuno chiedere ai consulenti di completare il lavoro. Probabilmente, il loro confronto su un tema che li ha visti giungere a conclusioni opposte sarà molto stimolante per loro, mentre per il cliente il risultato finale avrà un valore maggiore in quanto il modello è stato ben validato.
Nel secondo caso, oserei dire che c’è la preziosa occasione di intervenire, apportando un cambiamento che probabilmente richiederà un impegno relativamente leggero rispetto al beneficio strutturale che si otterrà.
Per concludere, faccio notare che i modelli elaborati dai consulenti integrati devono essere da qualche parte. Qualunque sia il supporto, esso contiene una base di conoscenza di qualità, contenente prezioso know how dell’azienda. Si tratta di un asset digitale intangibile, che merita un approfondimento in altro articolo legato al knowledge management.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.